Gent.imo Ministro
la Federazione Rom e Sinti insieme negli incontri tenuti presso il Ministero dell’Interno con il sottosegretario di Stato Michelino Davico e con il capo segreteria del Ministro dott. Ciriello, ha sollecitato un dialogo diretto con Rom e Sinti per collaborare nella ricerca della corretta soluzione per l’integrazione culturale delle nostre minoranze.
Comprendiamo che i numerosi impegni del suo Ministero rendono difficile un Suo incontro con la nostra Federazione, ma un dialogo diretto con i diretti interessati Rom e Sinti è diventato indispensabile sia per una corretta informazione, sia per mettere in atto coerenti interventi per evitare i disastri del passato.
La Federazione rom e sinti insieme sollecita il Ministro dell’Interno a garantire una “sicurezza abitativa” dignitosa per Rom e Sinti, una politica abitativa, pubblica e privata, evitando ogni forma di “GHETTIZZAZIONE e SEGREGAZIONE”.
Per questo Le chiedo di inserire la “Federazione rom e sinti insieme” nel gruppo di lavoro che intende costituire presso il Ministero dell’Interno per collaborare al piano di attuazione degli interventi successivi al censimento.
Per questo Le chiedo di inserire la “Federazione rom e sinti insieme” nel gruppo di lavoro che intende costituire presso il Ministero dell’Interno per collaborare al piano di attuazione degli interventi successivi al censimento.
Comprendere la Federazione Rom e Sinti insieme nel gruppo di lavoro presso il Ministero dell’Interno sarebbe la dimostrazione concreta di una precisa volontà politica del Suo Ministero di voler realizzare un VERO processo di interazione con e per Rom e Sinti per prevenire e contrastare concretamente ogni forma di illegalità presente anche in alcune persone delle minoranze Rom e Sinte.
Escludere la Federazione Rom e Sinti insieme dal gruppo di lavoro presso il Ministero dell’Interno sarebbe la dimostrazione di una precisa volontà del suo Ministero di NON VOLER realizzare CONCRETI PERCORSI di integrazione culturale di Rom e Sinti, violando i principi della nostra Costituzione. Questa negazione imporrebbe alla nostra organizzazione di mettere in atto con determinazione forme di protesta, civile e democratica, per poter finalmente informare correttamente l’opinione pubblica.
Distinti saluti
Distinti saluti
Il presidente
Nazzareno Guarnieri
Nazzareno Guarnieri
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