L’OMICIDIO DEL VIGILE UCCISO DAL PIRATA
DELLE STRADA
La federazione rom e sinti rom partecipa al
dolore dei famigliari del vigile colpito a morte e invia le propri sincere
condoglianze.
Pirata o non pirata ha commesso un
omicidio assurdo e senza attenuanti, quando si parla di reati come questi non
ci sono parole giuste o sbagliate, e un reato d’omicidio puro, semplice e inaccettabile
per qualunque essere umano di questa terra, inaccettabile soprattutto per le
popolazioni Sinti e Rom che di propria cultura sono contrari a questo tipo di
violenza, infatti basta documentarsi nella storia che parla di Sinti e Rom per
scoprire che sono le uniche popolazioni contrari a qualsiasi atto di guerra
solo per non uccidere, che il loro credo vieta categoricamente l’omicidio verso
un altro essere umano, e perciò condanna categoricamente l’omicidio commesso da
tutti quelli che lo commettono, specialmente questa persona che guidava l’auto,
lo condanna senza dare importanza all’etnia d’appartenenza, perché per noi qualunque
sia la sua etnia sarà e resterà sempre e solo un delinquente che deve essere
rinchiuso per sempre e fargli ricordare giorno per giorno che sta in prigione
perché a levato la vita ad un essere umano, perciò appena le forze dell’ordine
li avranno identificati e presi, sarà compito dei giudici a decidere la loro giusta
condanna senza rendere conto della loro etnia d’appartenenza, dovranno
rispettare quella scritta che si trova in ogni aula di tribunale, “ la legge e
uguale per tutti” perciò qualunque etnia egli sia, la legge deve essere giusta
e uguale per tutti.
Ma quando si parla di Sinti e Rom
ecco che subito la polemica e
l’incitamento, l’istigazione e anche la discriminazione razziale comincia a
propagarsi in tutta l’Italia, e arrivata
una notizia che sono stati fermati due Sinti a Ventimiglia e subito la notizia
che sono stai presi i responsabili e girata in tutta l’Italia, essendo d’etnia
Sinti erano subito reputati colpevoli del reato di omicidio, come se tutti i
Sinti e Rom del mondo fossero assassini
abituali, ma dopo solo un giorno si scopri che la notizia era del tutto
diversa, le due persone d’etnia Sinti, invece di essere colpevoli del reato erano
testimoni oculari, che hanno collaborato con le forze dell’ordine, risultando
preziosi per l’individuazione della Bmw utilizzata per travolgere il coraggioso
vigile urbano. Grazie a loro è stato infatti possibile scoprire parzialmente il
numero di targa del Suv.
Ma se la popolazione di Ventimiglia avesse cercato
di farsi giustizia da sola come ha fatto la popolazione del rione di Torino che
incendiarono un intero campo di rom nei pressi della cascina Continassa,
incuranti della presenza di bambini, donne e vecchi perché il loro scopo era
proprio quello di bruciarli tutti, senza nessuna eccezione, rimpianto, rimorso
o altro, solo perché una ragazzina a simulato un finto stupro per nascondere
altro, incolpando i rom abitati nel campo nomadi nei
pressi della cascina Continassa, che dopo aver visto l’odio razziale,
l’odio incivile e disumano dei vicini, amici della propria città, chiese
perdono ai rom dicendo la verità, che i rom erano innocenti, perciò non
colpevoli del reato attribuito.
Adesso come possiamo definire queste persone
!! Non assassini perché per fortuna tutti i rom sono riusciti a scappare, ma se
non ci riuscivano a scappare ! se qualche bambino, donna, anziano si sarebbe
nascosto non fuori dal campo, ma dentro una roulotte, baracca e sarebbe perito
nelle fiamme ! come avremmo definito queste persone ! colpevoli di omicidio !!!
ma grazie al fuggi, fuggi dei rom dal campo messo a fuoco ingiustamente,
nessuno e perito e perciò tutti i colpevoli non sono stati nemmeno denunciati
per tentato omicidio, ma solo per discriminazione razziale.
Ma per colpa di quelle poche
persone italiane della città di Torino che hanno dato fuoco al campo rom, anche
noi Sinti e Rom potremmo dichiarare pubblicamente come fa il Pdl e la lega nord
che tutta la popolazione di Torino, anzi, che tutti gli italiani sono
incendiari e presunti assassini !!!!!!!!!!!!!!!!!
No noi Sinti e Rom no !! non
definiamo tutti gli italiani persone incendiarie, assassini, delinquenti
abituali o altro, noi condanniamo e definiamo persone incendiarie, assassini,
delinquenti abituali o altro, solo quelle persone che hanno tentato di bruciare
tutte le famiglie rom del campo nomadi nei pressi della cascina Continassa, e
tutte quelle persone singole che commettono reati, senza vedere e colpire la
loro propria etnia d’appartenenza.
Di reati nel mondo ne succedono a
milioni, ogni secondo in qualche parte del mondo succede un reato, grande
piccolo che sia e sempre di un reato che si parla, poi quando si parla di
omicidio non si può paragonarlo a nessun altro reato.
Ma quando ci sono partiti come il
Pdl, la Lega e persone Altolocate come l’ assessore alla Sicurezza della Provincia, Stefano Bolognini, l’ eurodeputato e capogruppo lumbard a Milano,
Matteo Salvini e il presidente
del Consiglio regionale, Davide Boni che fa dichiarazioni pubbliche come queste
<<
i
nomadi. Io sono stanco di questa gente che commette reati, che non vuole
entrare in un sistema nel quale le persone civili non vanno in giro a investire
poliziotti.>>
Incitando e istigando la
popolazione maggioritaria verso le popolazioni Sinti e Rom, reputandoli tutti delinquenti e assassini abituali, noi
Sinti e Rom ci sentiamo offesi e discriminati, perché anche se innocenti e incensurati
siamo ritenuti colpevoli di tutti i reati possibili, e allora ci chiediamo, dov’è
la legge !!! chi applica il DECRETO
LEGGE del 26 aprile 1993, n. 122, coordinato con la legge di conversione 25
giugno 1993, n. 205, recante: “Misure urgenti in materia di discriminazione
razziale, etnica e religiosa”, alle
persone altolocate che fanno queste dichiarazioni razziste e
discriminatorie !!!
Presidente
Radames Gabrielli
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