giovedì 24 gennaio 2008

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NOMADI: COMITATO ROM E SINTI, SERVE UNA SVOLTA POLITICA PER I DIRITTI

Roma, 23 gen. (Comunicato Adnkronos) -

Diritti «uguali per tutti», accesso alla casa, diritto alla salute e all'istruzione: è la piattaforma di richieste che il Comitato Rom e Sinti rivolge al governo chiedendo «una svolta nella politica complessiva» e una «nuova strategia globale» per «combattere i pregiudizi e favorire la conoscenza».
In un incontro con i giornalisti nel corso della Conferenza europea sulla popolazione Rom promossa dai ministeri dell'Interno e della solidarietà sociale a Roma, gli esponenti della comunità Rom sottolineano quanto sia «ingiusto generalizzare» e ricordano che «il principio di responsabilità è personale».
I nomadi vivono in Italia «una situazione disperata» per quanto riguarda il diritto ad abitare e il lavoro. Per questo è necessario «un radicale cambiamento di metodo attraverso la partecipazione dei Rom e dei Sinti» alle scelte politiche che riguardano la comunità in modo da essere «non più oggetti di studio ma soggetti di confronto.
Vogliamo diventare interlocutori privilegiati del nostro futuro». La partecipazione degli esponenti del Comitato alla Conferenza è stata in forse proprio perchè i rappresentanti dei Rom e dei Sinti non volevano che il dibattito si incentrasse esclusivamente sulle questioni della sicurezza ma prendesse in esame anche i temi sociali.
Nel corso dei lavori, isolati esponenti della comunità Rom hanno contestato l'utilizzo del termine 'zingarò da parte di monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti.
Quest' ultimo ha precisato che «l'uso di questo termine non ha nessuna accezione negativa» ed era inteso in senso generale e non offensivo.
Da parte di monsignor Marchetto è giunto l'auspicio che i governi si impegnino «a sradicare gli episodi di razzismo e xenofobia ancora diffusi».

(Mac/Ct/Adnkronos) 23-GEN-08 18:57 NNN

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