Molta folta la folla di Sinti e Rom proveniente da varie parti d’Europa al Secondo Summit Europeo del 8 – 9 aprile
Tante sono state le proposte, si e partito dall'inserimento scolastico per l’inserimento lavorativo e la necessità fondamentale dell’integrazione dei bambini rom con la popolazione non rom, si e parlato molto dell’integrazione dei rom e delle soluzioni possibili per migliorarne la vita.
Queste sono state le due proposte consegnate direttamente nelle mani della Vice Presidente della Commissione Europea Viviane Reding, dagli elementi della Federazione Rom e Sinti Insieme, Radames Gabrielli Presidente della stessa e dell’associazione Nevo Drom e Torzi Bernardino dell’Associazione Sucar Drom di Mantova, presenti al secondo Summit Europeo dei Rom e dei sinti a Cordobà;
Molte le dichiarazioni con proposte per sconfiggere la discriminazione razziale in tutta l’Europa, specialmente in Italia verso i Sinti e i Rom.
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La Commissione europea sollecita l'inclusione sociale dei Rom e dei Sinti
Le comunità Rom e Sinti, che rappresentano la più consistente minoranza etnica dell'Unione europea, sono frequenti vittime di atti di discriminazione e segregazione. In una relazione pubblicata oggi
Viviane Reding
"La nostra è un'Unione fondata su valori forti, ragion per cui dobbiamo assicurare il rispetto dei diritti fondamentali dei Rom e Sinti. La discriminazione contro questa minoranza etnica è inaccettabile" ha affermato Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. “Trovare soluzione ai loro problemi va a tutto vantaggio delle nostre società ed economie. Soltanto con un'azione sostenuta e coordinata riusciremo a fare la differenza nell'interesse dei Rom in tutta Europa."
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László Andor, Commissario UE responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha ribadito: "Gli sforzi per l'integrazione dei Rom devono riguardare l'intero ciclo di vita, dalla scuola per l'infanzia al sistema scolastico generale per i bambini, dai posti di lavoro per gli adulti all'assistenza per gli anziani. Le comunità Rom e Sinti sono parte integrante della nostra lotta contro la povertà e la disoccupazione." Ha quindi aggiunto: "I Rom e i Sinti non hanno bisogno di un mercato del lavoro a parte né di scuole che perpetuino la segregazione dei loro bambini e non vogliono nuovi ghetti. Il nostro obiettivo è che siano accettati su un piano di parità e integrati nella società. Il Fondo sociale europeo è un importante strumento a sostegno di questo approccio trasversale."
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Nella sua comunicazione strategica adottata oggi
• Mobilitare i fondi strutturali,
compreso il Fondo sociale europeo – che assieme rappresentano quasi la metà del bilancio dell'UE – per sostenere l'inclusione dei Rom e Sinti.
• Tener conto delle problematiche relative ai Rom e Sinti in tutti gli ambiti politici pertinenti
a livello nazionale e UE, dall'occupazione allo sviluppo urbano e dalla sanità pubblica all'allargamento dell'UE.
• Valorizzare il potenziale delle comunità Rom e dei Sinti per sostenere una crescita inclusiva
nel contesto della strategia "Europa 2020".
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Sebbene la situazione di molti dei Rom e Sinti presenti in Europa rimanga difficile, si sono registrati importanti progressi a livello UE e nazionale. Nell'ultimo biennio l'UE e gli Stati membri si sono adoperati per rendere la normativa anti discriminazione e i finanziamenti UE più efficaci ai fini di promuovere l'inclusione dei Rom e dei Sinti. In tali iniziative rientra la lotta contro la discriminazione, la segregazione e la violenza razzista, nonché il sostegno a programmi volti a spezzare il circolo vizioso di povertà, emarginazione sociale, risultati scolastici insoddisfacenti e una situazione sanitaria e alloggiativa carente.
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