Il ministro non ha
mai dichiarato
“case gratis ai Sinti
e Rom”
A dichiarato che come ministro deve dire che la situazione dei
Rom e Sinti in Italia non è delle più brillanti, ma che come cittadino si è
vergognato della situazione dei Sinti e Rom in Italia, perché conosce ed a visitato
vari campi di Sinti e Rom,
perciò si deve agire tutti
insieme per il superamento dei campi nomadi perché i Sinti e Rom possano
inserirsi tra gli italiani come italiani”
.
ROMATODAY A PUBBLICATO QUESTO:
Il ministro Riccardi vuole dare case ai rom:
è polemica sul web
„
„
Stanno scatenando un putiferio sul web le dichiarazioni rilasciate nei
giorni scorsi dal ministro della cooperazione e integrazione, Andrea Riccardi,
rispetto allo spinoso tema dell'integrazione delle minoranze rom e sinti nel
tessuto sociale del nostro paese.
Il ministro è accusato da blogger e da qualche articolista di voler regalare una casa a tutti i nomadi presenti sul territorio italiano (circa 140.000 persone). Ma è veramente questo che Riccardi ha dichiarato?
Una breve ricerca tra gli archivi dell'Ansa ci dice che nell'ultimo mese il ministro ha semplicemente dichiarato: "Come ministro dico che la situazione dei Rom e dei Sinti non è delle più brillanti, come cittadino mi sono vergognato della loro condizione in Italia. Dobbiamo agire per il superamento dei campi rom".
"Superamento dei campi rom" uguale "casa a tutti gli zingari presenti nel nostro paese"?
Il ministro è accusato da blogger e da qualche articolista di voler regalare una casa a tutti i nomadi presenti sul territorio italiano (circa 140.000 persone). Ma è veramente questo che Riccardi ha dichiarato?
Una breve ricerca tra gli archivi dell'Ansa ci dice che nell'ultimo mese il ministro ha semplicemente dichiarato: "Come ministro dico che la situazione dei Rom e dei Sinti non è delle più brillanti, come cittadino mi sono vergognato della loro condizione in Italia. Dobbiamo agire per il superamento dei campi rom".
"Superamento dei campi rom" uguale "casa a tutti gli zingari presenti nel nostro paese"?
Forse, anche se questa è una deduzione logica e non certo il pensiero
manifesto di Riccardi. E soprattutto, quello del superamento dei campi nomadi è
un tema sul quale da anni si riflette nel mondo della politica e, a parte movimenti
estremisti e xenofobi, tutti concordano sulla necessità di fornire ai rom e
sinti presenti nel nostro paese abitazioni nelle quali sia garantito un livello
minimo di sicurezza igienico - sanitaria.
Perché allora questo accanirsi contro Andrea Riccardi?! Tutto (più o meno) nasce dall'editoriale di Paolo Granzotto su Il Giornale, che si scaglia contro il ministro accusandolo appunto di voler regalare la casa a 140.000 zingari nello stesso momento nel quale il governo reintroduce le tasse sulla casa.
Torniamo alle parole del ministro: "Ci sono fondi europei utilizzati solo al 10%" che permetterebbero la realizzazione di un grande progetto edilizio a favore dei nomadi. Si tratterebbe quindi di una grande operazione di civiltà che non graverebbe in alcun modo sui conti italiani, e che permetterebbe a tanti rom e sinti presenti sul territorio italiano di veder migliorate la propria vita, e allo stesso tempo libererebbe tanti comuni cittadini italiani "non zingari" dalla presenza, oggettivamente difficile, dei grandi campi rom. Se finora non è stato fatto è solo per la mancanza (più o meno deliberata) di una strategia nazionale sul problema.
Un'altra falsa notizia riguarda i numeri: Granzotto parla di dare le case a 140.000 persone. Peccato però che di questi oltre 70.000 sono cittadini italiani, e quasi 50.000 sono rom e sinti che da secoli vivono nel nostro paese, integrati e già tutti forniti di casa (essi, perché quando gliene viene data la possibilità i rom e i sinti sono generalmente ben felici di vivere in abitazioni sicure).
Come si può vedere la polemica è stata creata ad arte, e sta facendo breccia grazie ai pregiudizi che riguardano le popolazioni rom e sinti.
Non ci vogliamo nascondere che tanti siano i problemi nella convivenza tra nomadi e "sedentari" in Italia. Ma sfruttare per polemiche strumentali un tema che, invece di veder rinfocolare le tensioni, avrebbe bisogno di pacatezza e riflessione è un'operazione bieca e da esecrare.
Perché allora questo accanirsi contro Andrea Riccardi?! Tutto (più o meno) nasce dall'editoriale di Paolo Granzotto su Il Giornale, che si scaglia contro il ministro accusandolo appunto di voler regalare la casa a 140.000 zingari nello stesso momento nel quale il governo reintroduce le tasse sulla casa.
Torniamo alle parole del ministro: "Ci sono fondi europei utilizzati solo al 10%" che permetterebbero la realizzazione di un grande progetto edilizio a favore dei nomadi. Si tratterebbe quindi di una grande operazione di civiltà che non graverebbe in alcun modo sui conti italiani, e che permetterebbe a tanti rom e sinti presenti sul territorio italiano di veder migliorate la propria vita, e allo stesso tempo libererebbe tanti comuni cittadini italiani "non zingari" dalla presenza, oggettivamente difficile, dei grandi campi rom. Se finora non è stato fatto è solo per la mancanza (più o meno deliberata) di una strategia nazionale sul problema.
Un'altra falsa notizia riguarda i numeri: Granzotto parla di dare le case a 140.000 persone. Peccato però che di questi oltre 70.000 sono cittadini italiani, e quasi 50.000 sono rom e sinti che da secoli vivono nel nostro paese, integrati e già tutti forniti di casa (essi, perché quando gliene viene data la possibilità i rom e i sinti sono generalmente ben felici di vivere in abitazioni sicure).
Come si può vedere la polemica è stata creata ad arte, e sta facendo breccia grazie ai pregiudizi che riguardano le popolazioni rom e sinti.
Non ci vogliamo nascondere che tanti siano i problemi nella convivenza tra nomadi e "sedentari" in Italia. Ma sfruttare per polemiche strumentali un tema che, invece di veder rinfocolare le tensioni, avrebbe bisogno di pacatezza e riflessione è un'operazione bieca e da esecrare.
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Salutiamo invece con piacere le volontà del ministro Riccardi di voler
affrontare in maniera pragmatica e positiva quella vergogna tutta italiana che
è l'esclusione e ghettizzazione sociale delle minoranze nomadi.“
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presidente Radames Gabrielli
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