domenica 11 aprile 2010

LA FEDERAZIONE NAZIONALE ROM E SINTI INSIEME - A CORDOBA' - SPAGNA






Molta folta la folla di Sinti e Rom proveniente da varie parti d’Europa al Secondo Summit Europeo del 8 – 9 aprile 2010 a Cordobà in Spagna, la Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza Viviane Reding a affermato che si debba cercare delle soluzioni per risolvere i problemi dei sinti e dei rom, e trovando le soluzioni va a vantaggio di tutte le nostre società ed economie.

Tante sono state le proposte, si e partito dall'inserimento scolastico per l’inserimento lavorativo e la necessità fondamentale dell’integrazione dei bambini rom con la popolazione non rom, si e parlato molto dell’integrazione dei rom e delle soluzioni possibili per migliorarne la vita.

Queste sono state le due proposte consegnate direttamente nelle mani della Vice Presidente della Commissione Europea Viviane Reding, dagli elementi della Federazione Rom e Sinti Insieme, Radames Gabrielli Presidente della stessa e dell’associazione Nevo Drom e Torzi Bernardino dell’Associazione Sucar Drom di Mantova, presenti al secondo Summit Europeo dei Rom e dei sinti a Cordobà;

1 ) Anti discriminazione a favore delle popolazioni
sinte e rom in Unione Europea
a ) promuovere il monitoraggio e un sistema sanzionatorio per gli interventi dei politici che istigano alla xenofobia e alle discriminazioni contro le minoranze sinte e rom i Europa;
b ) promuovere il monitoraggio e un sistema sanzionatorio per i mass media che diffondo immagini stereotipate delle culture sinte e rom e che etnicizzano il reato compiuto dal singolo rom o sinto, istigando all’odio razziale;
c ) promuovere un sistema di protezione per le famiglie sinte e rom vittime di discriminazioni.

2 ) Progetti di inclusione Sociale
a ) promuovere a livello europeo il riconoscimento ai Sinti e ai Rom dello status di minoranze, utilizzando come modello la legislazione italiana, da poco approvata, a favore delle minoranze slovene, in modo tale da rispondere alle problematiche vissute da Sinti e da Rom;
b ) promuovere politiche di interazione che sappiano leggere le culture sinte e rom quali ricchezza dell’intera Europa e abbandonare le politiche di inclusione sociale che mirano in maniera sottile all’assimilazione forzata;
c ) promuovere e finanziare progetti solo nel caso che i Sinti e Rom siano pienamente coinvolti in tutte le azioni (dall’ideazione progettuale, alla testa di comando e alla realizzazione pratica del singolo progetto, azione o programma), per superare la logica della partecipazione strumentale.

Molte le dichiarazioni con proposte per sconfiggere la discriminazione razziale in tutta l’Europa, specialmente in Italia verso i Sinti e i Rom.


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La Commissione europea sollecita l'inclusione sociale dei Rom e dei Sinti


Le comunità Rom e Sinti, che rappresentano la più consistente minoranza etnica dell'Unione europea, sono frequenti vittime di atti di discriminazione e segregazione. In una relazione pubblicata oggi la Commissione europea sollecita gli Stati membri a utilizzare i fondi dell'UE per l'integrazione socioeconomica dei Rom e Sinti. Assicurare a queste comunità l'accesso a posti di lavoro e a un'istruzione non segregati, ad alloggi e a servizi sanitari è essenziale per la loro inclusione, segnala la relazione. L'integrazione dei 10-12 milioni di Rom e Sinti - una popolazione grande come quella del Belgio o della Grecia – costituisce una responsabilità comune degli Stati membri e delle istituzioni UE. Una relazione a parte ha valutato i progressi realizzati nell'ultimo biennio ai fini dell'integrazione. I partecipanti al vertice europeo sui Rom e Sinti che si tiene a Cordova, Spagna, l'8-9 aprile, vaglieranno queste relazioni.




Viviane Reding


"La nostra è un'Unione fondata su valori forti, ragion per cui dobbiamo assicurare il rispetto dei diritti fondamentali dei Rom e Sinti. La discriminazione contro questa minoranza etnica è inaccettabile" ha affermato Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. “Trovare soluzione ai loro problemi va a tutto vantaggio delle nostre società ed economie. Soltanto con un'azione sostenuta e coordinata riusciremo a fare la differenza nell'interesse dei Rom in tutta Europa."

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László Andor, Commissario UE responsabile per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha ribadito: "Gli sforzi per l'integrazione dei Rom devono riguardare l'intero ciclo di vita, dalla scuola per l'infanzia al sistema scolastico generale per i bambini, dai posti di lavoro per gli adulti all'assistenza per gli anziani. Le comunità Rom e Sinti sono parte integrante della nostra lotta contro la povertà e la disoccupazione." Ha quindi aggiunto: "I Rom e i Sinti non hanno bisogno di un mercato del lavoro a parte né di scuole che perpetuino la segregazione dei loro bambini e non vogliono nuovi ghetti. Il nostro obiettivo è che siano accettati su un piano di parità e integrati nella società. Il Fondo sociale europeo è un importante strumento a sostegno di questo approccio trasversale."

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Nella sua comunicazione strategica adottata oggi la Commissione ribadisce un ambizioso programma nel medio termine volto a rispondere alle più importanti sfide che si frappongono all'inclusione dei Rom e dei Sinti, che comprende i seguenti punti:

Mobilitare i fondi strutturali,

compreso il Fondo sociale europeo – che assieme rappresentano quasi la metà del bilancio dell'UE – per sostenere l'inclusione dei Rom e Sinti.

Tener conto delle problematiche relative ai Rom e Sinti in tutti gli ambiti politici pertinenti

a livello nazionale e UE, dall'occupazione allo sviluppo urbano e dalla sanità pubblica all'allargamento dell'UE.

Valorizzare il potenziale delle comunità Rom e dei Sinti per sostenere una crescita inclusiva

nel contesto della strategia "Europa 2020".

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Sebbene la situazione di molti dei Rom e Sinti presenti in Europa rimanga difficile, si sono registrati importanti progressi a livello UE e nazionale. Nell'ultimo biennio l'UE e gli Stati membri si sono adoperati per rendere la normativa anti discriminazione e i finanziamenti UE più efficaci ai fini di promuovere l'inclusione dei Rom e dei Sinti. In tali iniziative rientra la lotta contro la discriminazione, la segregazione e la violenza razzista, nonché il sostegno a programmi volti a spezzare il circolo vizioso di povertà, emarginazione sociale, risultati scolastici insoddisfacenti e una situazione sanitaria e alloggiativa carente.

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La Commissione ha avviato ad esempio azioni giudiziarie contro 24 Stati membri al fine di assicurare che la normativa UE contro la discriminazione fondata sulla razza o sull'origine etnica sia recepita correttamente nella legislazione nazionale. Dodici di questi casi sono ancora aperti mentre altri dodici si sono conclusi positivamente. Per incoraggiare gli Stati membri a far uso efficace dei Fondi strutturali la Commissione conduce due studi che identificheranno i progetti, i programmi e le politiche efficaci per l'inclusione dei Rom e dei Sinti – uno studio riguarderà i fondi nel loro insieme e il secondo sarà consacrato al sostengo del Fondo sociale europeo per i Rom e per i Sinti.

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La Comunicazione e la relazione sugli sviluppi della situazione verranno discusse in occasione del secondo vertice europeo sui Rom e Sinti organizzato dalla presidenza spagnola dell'UE. L'evento riunisce rappresentanti ad alto livello delle istituzioni UE, degli Stati membri e della società civile che passeranno in rassegna i progressi realizzati a partire dal primo vertice tenutosi nel 2008.

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