La Federazione Rom e
Sinti Insieme
Nell'assemblea del 15 ottobre 2011 a Mantova, a cui hanno
partecipato i Presidenti delle ventotto associazioni Sinte e Rom aderenti, ha
deliberato un documento strutturato in nove punti per costruire la Strategia
nazionale italiana. Successivamente hanno sottoscritto il documento decine di
associazioni e centinaia di singole persone.
Preso atto ché
il documento è stato successivamente inserito nel manifesto della
manifestazione nazionale “CHROLL CHETANE” (tutti uniti) che è stato presentato
alla Camera dei Deputati nella conferenza stampa del 9 novembre 2011 è presentato alla Commissione per i Diritti
umani del Senato italiano.
Preso atto ché
il documento con i nove punti per ragioni burocratiche
e per le ragioni riguardante le dimissioni del premier Mario Monti, tutto si e
bloccato e bisogna ricominciare d’accapo.
Visto
tutto questo
La Federazione Rom e
Sinti Insieme propone lo stesso documento proposto al precedente governo il 15 ottobre
2011 al nuovo governo dell’anno 2013. Chiedendo al nuovo Governo italiano di
prenderne atto e di approvare prima della fine del suo, mandato le seguenti proposte;
Il
lavoro
Sostegno ai lavori
tradizionalmente svolti da Sinti e Rom (spettacolo viaggiante, allevamento,
arte, musica, artigianato ecc.) e predisposizione di progetti per la
riconversione lavorativa con accesso agli strumenti esistenti e messa in opera
di strumenti innovativi.
L'abitare
Moratoria degli
sgomberi senza alternative. Progetti per la chiusura dei cosiddetti “campi
nomadi” che, anche attraverso soluzioni diversificate quali microaree, portino
all'accesso alla casa o all'acquisto di terreni su cui poter edificare in
autocostruzione. Modifica del Testo Unico 380/2001. Sospensione della Delibera
67/2010 dell'Autorità per l'energia e il gas.
La
cultura
Sostegno agli artisti
Sinti e Rom. Predisposizione di una
campagna nazionale di conoscenza degli apporti culturali offerti da Sinti e Rom
alla cultura italiana ed europea. Inserimento di artisti Rom e Sinti nei maggiori
eventi nazionali.
La
scuola
Introduzione nei
programmi scolastici di elementi della storia e cultura dei Sinti e dei Rom,
con particolare attenzione all'anti-discriminazione. Predisposizione con la collaborazione delle associazioni Rom e
Sinte di un piano Nazionale per l'istruzione dei bambini Rom e Sinti e per la
formazione dei docenti.
La
partecipazione
Adottare strumenti
di sostegno per implementare la
partecipazione dei Sinti e dei Rom nella vita sociale e politica del Paese.
Indicazione Nazionale che vincoli i finanziamenti solo al terzo settore che
prevede la partecipazione diretta dei Sinti e Rom.
Il
welfare
Istituzione della
figura del mediatore culturale Sinto e Rom. Progettazione sociale vincolata
alla presenza, retribuita, di mediatori
culturali Sinti e Rom. Progettazione e gestione diretta dei servizi alle
associazioni Sinte e Rom.
La
sanità
Campagna nazionale di
prevenzione e istituzione della figura del mediatore sanitario. Corsi di
formazione per operatori organizzati in
collaborazioni con associazioni Sinte e Rom, con particolare attenzione
all'antidiscriminazione.
La
lotta alle discriminazioni
Coinvolgimento delle
rappresentatività nazionali delle comunità Sinte e Rom nella costituzione degli
Osservatori sulle discriminazioni, che lavorano
soprattutto nelle scuole e negli enti pubblici. Libertà religiosa e possibilità per le Chiese di usufruire di
spazi pubblici. Costruzione partnership tra le Prefetture e le associazioni
Sinte e Rom. Contrasto alle discriminazioni istituzionali (esempio: cartelli
stradali di divieto di sosta a chi è riconosciuto Sinto o Rom).
Rom
immigrati
Predisposizione di un
percorso di regolarizzazione per i profughi e per le famiglie di prima
immigrazione (Anni Settanta e Ottanta) dalla ex Jugoslavia. Progetti di
accoglienza per i Rom immigrati dalla
Romania contemperando diritti e doveri. Progetti di informazione e sensibilizzazione con
partnership con i Paesi d’origine.
Il direttivo della Federazione e ha
completa disposizione della Camera e Senato per ogni chiarimento.
Segretario generale Radames Gabrielli