venerdì 27 giugno 2008

CONFERENZA ASSEMBLEA PUBBLICA DEL 10 LUGLIO 2008 A ROMA.

"La Federazione Rom e Sinti insieme"
promuove per il giorno 10 Luglio 2008 a Roma alle ore 14.00 al Villaggio Globale – campo Boario di Testaccio
(a 700 metri dalla stazione Piramide della Metro linea B)
l’assemblea pubblica: “Dosta… Basta … manipolazione e autoreferenzialità. Rom e Sinti: dialogo diretto e ruolo attivo”,
INVITA
a partecipare Rom e Sinti, gli amici di Rom e Sinti, la società civile ed i cittadini dell’Italia multiculturale e solidale per dire:
BASTA!
… alla discriminazione razziale verso Rom e Sinti,
per CHIEDERE la piena applicazione delle norme e dei principi Costituzionali, Europee ed Internazionali, il rispetto della legalità e la sicurezza per tutte le persone, nessuno escluso.
Individuare nelle minoranze Rom e Sinte il nemico da prendere come pretesto e colpevolizzare una intera popolazione, accusata di essere pericolosi criminali, ci riporta ai tempi di un nostro funesto passato, quando anche Rom e Sinti hanno ingiustamente pagato con la perdita di vita umane.
La lettura dei dati dal punto di vista mediatico, individuale o politico, incuranti delle conseguenze che le false dichiarazioni e l’agire politico/mediatico hanno nella popolazione, sottolinea come la richiesta di legalità sia una “maschera” che non collega più la causa all’effetto e che genera insicurezza.
L’obiettivo dichiarato sembrerebbe quello di “garantire la sicurezza”, ma spesso l’effetto concreto è quello di aumentare inutilmente il tasso di percezione dell’insicurezza e della paura civile senza risolvere il problema in modo responsabile, ma sempre funzionale al proprio tornaconto mediatico, individuale o partitico.
La Federazione Rom e Sinti insieme dice BASTA! … DOSTA!...
- Dosta! … illegalità, insicurezza:
- DOSTA! … al comportamento di quei cittadini, quei politici e quei media che ci condannano, NON per responsabilità e colpe individuali, ma per la nostra appartenenza etnica, senza conoscerci:
- DOSTA! … alle dichiarazioni pubbliche false, diffamanti e discriminanti di tutti i rom e di tutti i sinti, che fanno da detonatore alle tensioni, mettendo in moto una "giustizia fai da te", montata ora dopo ora tra gente esasperata:
- DOSTA! … al clima di odio razziale diffuso dai principali media italiani contro le minoranze Rom e Sinte, con mistificazioni e falsità, senza alcun diritto di replica alla rappresentativitàRom e Sinta, alla quale hanno sempre negato la presenza attiva e concesso spazio mediatico a presunti esperti, opportunisti senza scrupoli, che si sono arrogati il diritto di autorappresentare Rom e Sinti:
- DOSTA! … alle soluzioni “differenziate”, segreganti e discriminanti, senza prospettiva di NORMALITA’, subite passivamente da Rom e Sinti:
- DOSTA! … all’indifferenza verso i Rom immigrati, costretti a fuggire dal loro paese per la guerra, arrivati in Italia da moltissimi anni e ancora oggi sprovvisti di documenti e della cittadinanza Italiana, difficile se non impossibile da ottenere nelle condizioni in cui vivono, soprattutto ora:
- DOSTA! … ALL’ASSENZA di un dialogo diretto e di un ruolo attivo di Rom e Sinti:
- DOSTA! … al “lavoro sporco” per frammentare e dividere Rom e Sinti:
- DOSTA! … manipolazione, autoreferenzialità, assistenzialismo culturale:
La
“Federazione Rom e Sinti insieme”
INVITA
ad aderire e a partecipare all’assemblea pubblica del 10 luglio 2008 a Roma con un caloroso appello:
- a Rom e Sinti per rendere visibile la nostra numerosa presenza, per dare voce alle nostre proteste e alle nostre proposte, per farci conoscere direttamente;

- a tutte le persone Rom e Sinte che hanno usufruito di corrette opportunità per “farcela”, per non essere più costretti a nascondere e rinnegare la propria storia familiare e personale per la paura della discriminazione razziale;
- agli amici di Rom e Sinti per sostenere il dialogo diretto ed il ruolo attivo di Rom e Sinti, per dire BASTA! … alle violenze e alle violazioni;

- ai cittadini dell’Italia multiculturale e solidale per la piena affermazione dei diritti e dei doveri per tutti, nessuno escluso;
- alle organizzazioni della società civile per manifestare solidarietà alla popolazione Rom e Sinta;

- alle personalità e gli artisti Italiani ed Europei, per dire con autorevolezza “NO alla discriminazione razziale, SI all’applicazione delle norme e dei principi Costituzionali, Europee, Internazionali.
"Federazione Rom e Sinti insieme"
...
Per adesioni:
federazioneromsinti@yahoo.it
Programma provvisorio:
Dalle ore 14.00 alle ore 17,30 assemblea pubblica con interventi diversi
Dalle ore 18.00 in poi manifestazione culturale (Programma in corso di definizione)
....
Hanno aderito all'assemblea
Associazione Antigone - Arci immigrazione - Union Romanì – CGIL immigrazione, Cantieri sociali Napoli - Coop. Sociale Dedalus - Coop. Sociale Pralipè Pescara – Sucar Drom Mantova– Nevo Drom Bolzano – Nevo drom Trento – Osservazione Firenze – Sucar mero Rimini – Romano Pala Tethara Torino– A.C.E.R. Pisa – Amalipè Romanò Firenze – Cacio Drom Piacenza – Them Romanò Reggio Emilia – RomSinti@Politica Teramo – O. N. Piovese Padova – Coop. Antica sartoria Rom Roma – Romano drom Milano – Missione Evangelica Zigana – Nevo Gipen Brescia – Coop. Officina Pescara – Associazione Rom Kalderash Venezia – Associazione Tikanè assiem Isernia – Comitato Rom Napoli - Assessore Politiche sociali Provincia di Venezia -

giovedì 26 giugno 2008

ALL' PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Ill. mo Presidente della Repubblica

A titolo personale quale appartenente alla minoranza Rom e quale legale rappresentante della “Federazione Rom e Sinti insieme” mi corre l’obbligo di chiedere con estrema urgenza un Vostro autorevole intervento affinché il Governo Italiano ponga fine alla diffusione di odio razziale verso Rom e Sinti ed alla costante violazione di diritti fondamentali.

Le recenti dichiarazioni del Ministero dell’Interno Roberto Maroni, di voler schedare anche i bambini Rom e Sinti, dopo aver provveduto a schedare cittadini Italiani di etnia Rom, è l’ennesima operazione razzista e discriminatoria, una palese violazione dei diritti dell’uomo e del fanciullo, dei principi costituzionali che l’Italia civile e democratica non può permettersi di accettare in silenzio.

Per questo motivo la Federazione Rom e Sinti organizza un’assemblea pubblica, totalmente autogestita, a Roma il 10 Luglio 2008 per portare in piazza le proteste e le proposte di migliaia di persone Rom e Sinte e di cittadini dell’Italia multiculturale e solidale.

In Italia esiste una questione rom/sinta irrisolta da troppi decenni e le cause sono da attribuire a scelte politiche differenziate di esclusione e di segregazione.

Più volte La Federazione Rom e Sinti insieme ha sollecitato il Governo Italiano ad avviare un dialogo diretto ed un ruolo attivo con Rom e Sinti per una collaborazione positiva e costruttiva, non abbiamo mai ricevuto risposta a dimostrazione di una chiara volontà politica razzista e discriminatoria verso Rom e Sinti.

In questo delicato momento per Rom e Sinti sarebbe di grande importanza un autorevole intervento del Presidente della Repubblica che auspichiamo, anche con la richiesta di un incontro urgente con Lei, per consegnarle personalmente il documento e l’invito per l’assemblea pubblica del 10 Luglio 2008 a Roma.

Cordiali saluti
Il presidente
Nazzareno Guarnieri

lunedì 23 giugno 2008

IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE HA INCONTRATO IL COMMISSARIO EUROPEO

Roma, li 19/6/2008
Il 19 Giugno il presidente della Federazione Rom e Sinti insieme ha incontrato il commissario europeo per i diritti umani, al quale ha presentato la drammatica condizione di Rom e Sinti in Italia e sollecitato le Istituzioni Europee ad un intervento determinato verso il Governo Italiano per il rispetto dei diritti fondamentali-
Al Commissario Europeo per i Diritti Umani
Dopo oltre un anno di lavoro di un comitato di Rom e Sinti per condividere obiettivi politici e strategie organizzative, il 18 Maggio si è costituita la Federazione Rom e Sinti insieme con sede legale a Roma, che alla data odierna rappresenta n. 22 associazioni Rom e Sinte di 12 Regioni Italiane.
Sgomberi di campi nomadi senza soluzione alternativa, pogrom, schedatura etnica, violenze e violazioni, la negazione di diritti fondamentali, discriminazioni, ecc. sono oggi in Italia le soluzioni per Rom e Sinti della politica e delle istituzioni.

Dal 2005 in Italia le diverse forme di discriminazione e di razzismo verso Rom e Sinti hanno assunto una dimensione molto pericolosa e fortemente politico/istituzionale. Noi siamo convinti che le cause dell’attuale disumano “trattamento” di Rom e Sinti in Italia sia da attribuire alla diffusione di una conoscenza “interpretativa” della cultura Rom e Sinta, emanata a piene mani nei decenni scorsi, e che ha permesso di fare scelte politiche e soluzioni sbagliate per la totale assenza di Rom e Sinti.

Anche le istituzioni Europee sono responsabili della grave condizione delle nostre minoranze in Italia perchè NON hanno dato spazio al dialogo ed al confronto diretto con Rom e Sinti e le risorse messe in campo non hanno migliorato la condizione di Rom e Sinti oppure il cambiamento è stato molto lento, invisibile, troppo spesso assimilativo.

La responsabilità è da addebitare a Rom e Sinti oppure a scelte politiche e soluzioni sbagliate?

Perché Rom e Sinti NON sono protagonisti pensanti nelle scelte politiche e nelle soluzioni?

Quanti Rom e quanti Sinti hanno un ruolo attivo nelle istituzioni Europee?

E’ quindi urgente un RADICALE CAMBIAMENTO DI METODO nelle scelte politiche per Rom e Sinti e nella gestione delle risorse, in Italia ed in Europa.

Un radicale cambiamento di metodo con un prerequisito sostanziale: il dialogo diretto ed un ruolo attivo di Rom e Sinti a tutti i livelli con la politica e con le istituzioni nazionali ed Europee.

In questo delicato e pericoloso momento per i Rom ed i Sinti in Italia la Federazione Rom e Sinti insieme chiede l’intervento determinato delle istituzioni Europee e sollecita il commissario Europeo per i diritti umani a:

1) attivare un radicale cambiamento di metodo con la definizione di un dialogo diretto ed un ruolo attivo a Rom e Sinti a tutti i livelli.

2) una diversa gestione delle risorse destinate a Rom e Sinti.

3) sostenere concretamente la partecipazione attiva di Rom e Sinti e la costituzione e formazione delle organizzazioni Rom e Sinte.

4) definire a livello Europeo una direttiva per il riconoscimento di minoranza linguistica a Rom e Sinti, ratificata dagli Stati membri.

5) sollecitare il Governo l’Italiano a recepire integralmente nella propria legislazione la direttiva Europea 43 del 2000

La Federazione Rom e Sinti insieme invita le Istituzioni Europee ad aderire e partecipare all’assemblea pubblica
del 10 Luglio 2008 a Roma
per dire
“ BASTA! ... DOSTA! …”
alle violenze e le violazioni contro Rom e Sinti.
...
Il Presidente
Federazione Rom e Sinti insieme.
Nazzareno Guarnieri

venerdì 20 giugno 2008

LA FEDERAZIONE ROM E SINTI INSIEME

(con la collaborazione di altre organizzazioni Italiane ed Europee)
Promuove:
Giovedì 10 luglio a Roma
Assemblea pubblica:
“Dosta! … Basta! …”

L’assemblea pubblica del 10 Luglio 2008 è finalizzata alla visibilità della partecipazione attiva di Sinti e Rom, Italiani ed immigrati, unitamente ad amici dei Rom e dei Sinti ed ai cittadini dell’Italia multiculturale e solidale,
per:
- DIRE NO al RAZZISMO ED ALLA DISCRIMINAZIONE

- dare voce alle proteste ed alle proposte dei Rom e dei Sinti

- avviare un dialogo diretto della rappresentatività Rom/Sinta con il governo centrale, gli enti locali e le Istituzioni, la società civile.
Sinti e Rom, Italiani ed immigrati, vogliono essere protagonisti sociali e culturali pensanti nell’Italia democratica, multiculturale e solidale.

Il programma provvisorio dell’assemblea pubblica:
- dalle 14,00 - interventi diversi
- seguiranno diversi - testimonianze
Seguirà: manifestazioni della cultura rom e sinta (in corso di definizione)
Nei prossimi giorni sarà disponibile il programma definitivo dell’assemblea pubblica nel sito web della federazione:
e nel web di:
Sucardrom
RomSinti@Politica
Nevo Drom
Amalipè Romanò
Missione Evangelica Zigana
Invitiamo tutte le associazioni Rom/Sinte e la società civile a costituire dei coordinamenti provinciali e/o regionali per preparare la trasferta a Roma del 10 Luglio 2008 con pullman o autovetture private per facilitare la presenza di tantissimi Rom e Sinti all’assemblea pubblica.

Per informazioni contattare:
3277393570
email:
federazioneromsinti@yahoo.it

Federazione Rom e Sinti insieme
Il presidente
Nazzareno Guarnieri

Roma, 10 Luglio 2008 - Assemblea Generale Pubblica:

“Dosta…Basta … manipolazione e autoreferenzialità
Rom e Sinti:
dialogo diretto e ruolo attivo”


“Lo spazio delle minoranze Rom e Sinte è lo spazio di tutti, essi possono essere ovunque, perché non è il luogo che li trattiene, ma la fraternità.” (Bruno Morelli)
La richiesta di sicurezza e la campagna allarmistica che coinvolge le minoranze Rom e Sinte sono le facce della stessa “medaglia” per coprire e legittimare modi di agire sempre più arbitrari, al di fuori delle regole civili e democratiche.
L’obiettivo dichiarato sembrerebbe quello di “garantire la sicurezza”, ma spesso l’effetto concreto è quello di aumentare inutilmente il tasso di percezione dell’insicurezza e della paura civile senza risolvere il problema in modo responsabile, ma sempre funzionale al proprio tornaconto mediatico o partitico.
La lettura dei dati reali solo dal punto di vista mediatico, individuale o politico, incuranti delle conseguenze che le false dichiarazioni e l’agire politico/mediatico hanno nella popolazione, sottolinea come questa richiesta di legalità sia una “maschera” che non collega più la causa all’effetto e che genera insicurezza.
Le minoranze Rom e Sinte, considerate a volte un “problema sociale”, a volte un “problema criminale”, mai una “risorsa culturale”, non hanno mai chiesto privilegi o alcuna tipologia di immunità, ma solo LA NORMALITA’, i riconoscimenti democratici di minoranza, alla pari di tutte le altre minoranze.
Dosta!...basta _ mistificazioni e falsità
Rom e Sinti:
soggetti sociali e culturali pensanti
Rom e Sinti vogliono essere protagonisti pensanti per una sicurezza sociale basata sulla risoluzione non violenta dei conflitti e nelle relazioni sociali e culturali aperte e responsabili volte alla realizzazione di un futuro solidale nel rispetto della legalità
Le minoranze Rom e Sinte chiedono il rispetto della legalità per tutti e per ciascuno, convinti che la legalità inizia dal contrasto reale ad ogni forma di discriminazione con
una adeguata legge in merito, chiara, concreta ed applicabile, per evitare “ zone franche” e non escludere nessuno dal rispetto,della legalità.

Dosta! … Basta !
illegalità è discriminazioni
Siamo indignati e profondamente preoccupati per i Rom presenti in Italia da moltissimi anni, sprovvisti della cittadinanza Italiana, difficile se non impossibile da ottenere nelle condizioni in cui vivono, soprattutto ora.
A causa delle guerre, della pulizia etnica, della perdita dei registri anagrafici, della scomparsa di diversi Stati dall’altra parte del mare Adriatico, ha di fatto permesso di considerare come fantasmi tanti Rom immigrati provenienti da quel territorio e che da diversi decenni vivono in Italia. Ancora oggi queste persone non hanno alcuna possibilità di uno status giuridico e le seconde e terze generazioni di questa minoranza Rom, nati in Italia, non hanno la cittadinanza Italiana e non hanno e non possono accedere ad altra cittadinanza.
Spesso l’abitazione di rom immigrati, profughi, richiedenti asilo politico è il “campo nomadi” e le leggi sulla immigrazione non danno una risposta appropriata, mentre espulsioni, pogrom, sgomberi, schedatura etnica nelle piccole ore del mattino, sono la negazione dei diritti fondamentali, delle convenzioni europee ed internazionali.
Dosta _ basta _ negazione di diritti
Dosta _ basta _ ai pogrom e sgomberi
La costante e recidiva volontà di negare la presenza della rappresentatività Rom e Sinta da tutte le iniziative politiche che determinano il presente ed il futuro di Rom e Sinti e dalle rappresentazioni dei media dei Rom e dei Sinti, non è più tollerabile, ed è il dato evidente di una negazione NETTA, della politica e dei media, ad un ruolo attivo e positivo di Rom e Sinti, negazione finalizzata ad utilizzare strumentalmente e falsamente la realtà Rom e Sinta.
Non è accettabile l’assenza della rappresentatività Rom e Sinta dalle numerose trasmissioni televisive che si occupano delle nostre minoranze e che permettono di diffondere ai cittadini informazioni parziali e strumentali, distorte e diffamanti di tutte le persone Rom e Sinte, senza alcuna possibilità di replica.
Gli stereotipi ed i pregiudizi contro Rom e Sinti sono creati ad arte per folclorizzare la cultura Rom e Sinta, per generare un sentimento di repulsione verso quelle persone che per identità anagrafica, o comportamento, o anche semplicemente abbigliamento, corrispondano all’immagine dello “zingaro”.

Dosta! … basta _ autorefenzialità –
Dosta! … Basta _ assistenzialismo culturale
Rom e Sinti:
dialogo diretto e ruolo attivo
Gli archivi e le pubblicazioni evidenziano come le minoranze Rom e Sinte hanno concorso alla difesa delle libertà e della democrazia, ed oggi nemmeno l’accertamento del sacrificio di vite umane Rom e Sinte è sufficiente per ottenere un presupposto sostanziale:
Il riconoscimento alle minoranze Rom e Sinte come entità culturale della storia del territorio.

Rom e Sinti chiedono un dialogo diretto ed un ruolo attivo della rappresentatività Rom e Sinta con i Ministeri del Governo Italiano, con gli enti locali e le istituzioni.

Invitiamo tutti i Rom ed i Sinti, gli amici dei Rom e dei Sinti, tutti i cittadini dell’Italia multiculturale e solidale, tutte le organizzazioni della società civile a partecipare all’assemblea pubblica del 10 Luglio 2008 a Roma per condannare ogni forma di razzismo e di discriminazione, per rendere visibile la presenza attiva di Rom e Sinti, per dare voce ai Rom ed ai Sinti, per conoscere le minoranze Rom e Sinte.
per adesioni:

mercoledì 18 giugno 2008

ROMA... MILLE VOCI CONTRO IL RAZZISMO



(Eva Rizzin a sinistra)

martedì 17 giugno 2008

No al razzismo, no al decreto sicurezza del Governo. A dirlo sono le mille voci e le decine di organizzazioni della società civile e del no profit che questa mattina si sono ritrovate nell'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma per «aprire un agenda culturale e un cammino sociale condiviso per l'accoglienza».Grandi assenti professori e studenti cui va il richiamo del pro-rettore Piero Marietti in apertura dei lavori. «Me ne scuso e ne prendo atto - dice Marietti - questa è un'accoglienza dovuta - ma vedo che la cultura cui ci si appella oggi non ha ritenuto di dover partecipare». Presenti, fra i tanti, l'Unhcr, la Caritas Italiana, la Fondazione Migrantes, il presidente della Regione Puglia Nicki Vendola, l'ex ministro Paolo Ferrero, Tullia Zevi,
Gad Lerner.
(in foto a sinistra)


L'appuntamento ha inizio con un minuto di silenzio per coloro che il governatore della Puglia Nichi Vendola definisce i «morti del cimitero del Mediterraneo», cioè le centinaia di migranti in fuga dal proprio paese che trovano la morte per arrivare in Italia. Insieme per ridare alla questione dell'integrazione «il senso» che esula dal «consenso» dice Vendola.Ma l'Assemblea, promossa da associazioni laiche e cattoliche come l'Arci, Amnesty International, Acli, Antigone, Cgil, Cnca, Federazione Rom e Sinti Insieme, Libera, Magistratura democratica, va al di là della retorica e di fatto dà il via ad una sorta di mobilitazione contro il razzismo «per dire che non c'è sicurezza per nessuno se mancano i diritti umani e la dignità della persona» come sottolinea il presidente dell'Arci Paolo Beni. Lo scopo dell'agenda comune è lo «sforzo per un lavoro educativo e culturale così che sia più facile anche il lavoro politico» come spiega Miraglia dell'Arci all'apertura dei lavori
dell'Assemblea.
Fin dalle prime battute è chiaro che al vaglio dell'Assemblea c'è necessariamente il decreto sicurezza all'analisi del Senato e sul quale si chiede un ripensamento in Parlamento. E contro il decreto si alzano le mille voci e le decine di striscioni portati in silenzio nell'Aula dalle associazioni migranti. «Italiani/Sinti- Sinti/ italiani» dicono quelli dell'Associazione Rom e Sinti insieme, «Italiani dal 1400» dice un altro slogan, «Clan destino» è scritto su una maglietta, «Siamo i Sinti di Roma» si presentano i romani con un gioco di parole.E a prendere la parola per primi sono proprio loro, i migranti, «le vere vittime della sicurezza» come si definisce uno dei rappresentanti immigrati e rifugiati di Caserta, che con una petizione sta cercando di cambiare le regole per il permesso di soggiorno della legge Bossi- Fini. «Criminale non è una parola che si porta scritta sulla fronte - spiega - criminale è chi commette un reato». E «scusate se sono qui» conclude il suo intervento.


Dopo l'emozione si appella alla «razionalità» il pro-rettore dell'Università La Sapienza, che spiega quanto tutti i discorsi restino «vuota retorica» senza il sostegno della scienza. «Tra me e un nigeriano c'è un 3 per mille di differenza genetica» spiega Marietti e questa è una delle ragioni per cui essere razzisti è irragionevole».«La vera esigenza è il canale di Sicilia» prende la parola Luciano Eusebi, docente di Diritto penale dell'Università la Cattolica che spiega: «Il diritto è il riconoscimento dell'altro, non il diritto ad autorizzare noi stessi ad abortire l'altro dalla nostra vita. Invece questo decreto è soltanto un uso strumentale del diritto per fini penali. Se si introduce la possibilità di lasciare libero ingresso ai migranti solo in caso di necessità - continua Eusebi - gli scafisti faranno in modo che i viaggi della speranza siano sempre più viaggi d'emergenza. Con questo decreto si introduce inoltre la "colpa d'autore": Sei più colpevole non per il reato che hai commesso ma per quello che sei».Per Tullia Zevi, rappresentante della comunità ebraica di Roma, la sicurezza dipende «dall'integrazione e dal riconoscimento dell'altro» e il timore è che «senza memoria si torni a 50 anni fa quando in nome di un'ideologia razzista nella civilissima Europa si sterminarono 6 milioni di persone sradicando la cultura della diversità».«Non bisogna aver paura, insomma, di essere ormai una minoranza» incita il giornalista Gad Lerner, intervenendo all'assemblea della Sapienza. «Ho paura che ci stiamo abituando al fatto che il razzismo faccia parte del senso comune del paese e anche in nome del popolo. È il popolo che lo vuole e allora si cancellano la pietà e i valori fondamentali dell'essere umano - continua Lerner - dividendo la gente che muore da quella che crepa».Per il giornalista non si può rischiare di diventare subalterni ad una maggioranza che «prevede i commissari ad hoc per un'etnia, obbligo delle impronte digitali anche per i minori, che legittima un linguaggio che prevede il termine derattizzazione per gli essere umani e che lascia dire ad una radio del partito di Governo che «se gli “zingari” sono finiti nei lager una qualche ragione ci sarà pure stata. Abbiamo perso le elezioni sull'equazione migranti sicurezza, ma non ci possiamo escludere dalla decisione: bisogna votare contro il decreto sicurezza» conclude Lerner.Sulle questioni del diritto internazionale ha molto da dire Mauro Palma, presidente del comitato europeo per la prevenzione della tortura, nel ricordare che «il Governo italiano si sta nascondendo sotto l'ombrello dell'Ue per quanto riguarda le norme della detenzione e del rimpatrio. Ma quello che il governo sta mettendo in atto sono tutto sommato tre norme «che esulano da qualsiasi legge europea». Quello dei 18 mesi di detenzione nei centri di permanenza temporanea, in realtà - spiega Palma - non è il limite minino ma il limite massimo posto dall'Ue per paesi che prima avevano tempi di detenzione più lunghi». Dunque è una norma fatta per i paesi con una forte emergenza tra i quali non è certo l'Italia».


domenica 15 giugno 2008

CONTRO IL RAZZISMO

La Federazione Rom e Sinti Insieme con;
Acli, Amnesty International, Antigone, Arci, Asgi, Cantieri Sociali, Cgil, Coordinamento Nazionale Comunità di accoglienza, Comunità di Sant’Egidio, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Giuristi Democratici, Libera, Link,Lunaria, Magistratura Democratica, Medici Contro la Tortura, Progetto Diritti.

Promuovono:
per
17 giugno 2008
Dalle Ore 09,30 alle 14,00

all’Università La Sapienza
– Roma –
Aula Magna
p.le Aldo Moro…

MILLE VOCI
CONTRO IL RAZZISMO

giovedì 5 giugno 2008

SINTESI DELLA RIUNIONE DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA FEDERAZIONE.

Il Comitato esecutivo della Federazione rom e sinti insieme si è riunito a Mantova il giorno 3 Giugno 2008.

All’incontro sono stati invitati due avvocati, Pier Francesco Uselli e Marco Pala, con i quali si è concordato di avviare una concreta collaborazione.
Si decide di avviare un monitoraggio delle discriminazione e si invitare tutti gli aderenti e gli amici a segnalare tutte le informazioni e gli articoli di giornali che evidenziano una discriminazione verso Rom e Sinti alla seguente e mail: federazioneromsinti@yahoo.it

Per una migliore organizzazione della federazione sono state assegnate delle deleghe:
Demir Mustafà ……………….. immigrazione e sanità
Eva Rizzin ………………………….. Diritti e Legislazione – Razzismo e discriminazione
Radames Gabrielli ……………. Politica abitativa e lavoro
Davide Casadio …………………. Attività Culturali
Vladimiro Torre ……………….. Rapporto con le associazioni aderenti
Stojanovic Vojslav ………….. progettualità
Graziano H alilovic ………….. Istruzione e formazione
Yuri del Bar ………………………. Coordinatore

Per iniziare a lavorare alla predisposizione di una bozza del programma politico della federazione si decide di costituire dei gruppi di lavori guidati da un coordinatore.

Vladimiro Torre ………………….. Partecipazione
Graziano Halilovic ………………. Istruzione e formazione
Demir Mustafà …………………… immigrazione e sanità
Radames Gabrielli ………………. Politica abitativa e lavoro
Davide Casadio …………………… Attività culturali
Eva Rizzin ………………………….. Diritti e legazione. Razzismo e discriminazione
Stojanovic Vojslav …………… progettualità

Il coordinatore provvederà a costituire il proprio gruppo di lavoro confrontandosi con gli aderenti alla federazione, ma anche da contributi di esterni. Gli aderenti possono inviare tutte le idee che desiderano ai diversi coordinatori. Tutti possono inviare contributi ai coordinatori.

Manifestazione nazionale
In merito alla manifestazione nazionale del 8 giugno 2008 si pone in evidenza:
Durante un anno di lavoro del comitato Rom e Sinti insieme, prima di costituire la federazione, tutti hanno condiviso, alcuni principi:

1) “UN RADICALE CAMBIAMENTO DI METODO” rispetto al passato;
2) UN RUOLO ATTIVO E PROPOSITIVO A ROM E SINTI a tutti i livelli
3) IL DIALOGO ED IL CONFRONTO CHIARO, TRASPARENTE
E DEMOCRATICO CON TUTTI, evitando ogni possibile
contrapposizione inutile
4) Il CONTRASTO AD OGNI FORMA DI PROTAGONISMO PERSONALE

L’obiettivo della manifestazione del 8 Giugno a Roma è totalmente condiviso, ma la tempistica ed il metodo con cui è stata promossa non è condivisa.
1 ) E’ possibile organizzare una manifestazione
nazionale sufficientemente utile a Rom e Sinti in dieci giorni?
2) Una manifestazione con corteo promossa in tutta
fretta, senza il tempo necessario per organizzazione
e garantire una massiccia partecipazione di Rom
e Sinti è utile o dannosa per Rom e Sinti
in questo delicato momento politico?

Le esperienze del passato hanno dimostrato che questo metodo di promuovere le iniziative per Rom e Sinti non producono benefici alla condizione sociale e politica delle minoranze Rom e Sinte, ma sono finalizzate alla visibilità mediatica del protagonismo.
Il comitato esecutivo della federazione rom e sinti insieme delibera:
Convinti della necessità di promuovere un evento per evidenziare il contrasto all’attuale politica verso le minoranze Rom e Sinte
Convinti che tale evento deve essere promosso con “un radicale cambiamento di metodo” rispetto al passato e con un ruolo democratico da protagonista dei Rom e dei Sinti per rendere visibile e dare voce a Rom e Sinti
per NON ESSERE COMPLICI di un metodo dimostratosi sbagliato nel passato
nel rispetto delle idee e delle iniziative di tutti
IL COMITATO ESECUTIVO della Federazione Rom e Sinti insieme NON CONDIVIDE il METODO adottato per l’organizzazione della manifestazione del 8 Giugno a Roma, e non aderirà a detta manifestazione.
Le associazioni aderenti alla federazione hanno la facoltà di scegliere se aderire o meno alla manifestazione a titolo personale o della propria associazione.

Iniziative da realizzare
Per dare visibilità e voce e Rom e Sinti si decide di organizzare due eventi:
il 10 Luglio a Roma con una massiccia presenza di Rom, Sinti ed amici, Italiani ed Europei, con la collaborazione di alcune organizzazioni nazionali.

il 16 Luglio a Cecina (LI) al meeting internazionale antirazzista, per presentare il programma politico della federazione al Governo Italiano.

Il comitato esecutivo sta lavorando alla definizione delle due iniziative, e nei prossimi giorni riceverete informazioni.
Il comitato esecutivo proporrà al consiglio nazionale una quota sociale di adesione per l’anno 2008 di Euro 50.00 (cinquanta euro) per sostenere le spese di costituzione ed amministrative.

COMUNICATO

Il sottosegretario, Alfredo Mantovano, di Alleanza Nazionale, in una intervista al quotidiano Il Tempo ha dichiarato: "Come dimostrano i numeri e la realtà sociologica i rom sono una etnia connessa con un certo tipo di reati. Furti, rapine, per arrivare, come nel caso di Ponticelli, anche al sequestro di persona".
Il sottosegretario Alfredo Mantovano, in particolare per la sua funzione nel Governo dello Stato Italiano, dovrebbe conoscere che la responsabile penale è individuale e non collettiva o di etnia?
Le dichiarazioni del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano violano la legge, le norme ed i principi fondanti della legalità e dei diritti.

Sono un Rom e non ho mai rubato, né rapinato qualcuno, ne sequestrato alcuna cosa o persona, e come me moltissime persone Rom e Sinte non hanno mai commesso nessuno di tali reati, pertanto le dichiarazioni generalizzate all’etnia rom del sottosegretario SONO FALSE.

A nome personale quale appartenente alla minoranza Rom, e quale legale rappresentante della Federazione Rom e Sinti insieme, contesto con indignazione le dichiarazioni, impregnate di discriminazione razziale verso le minoranze Rom e Sinte, del sottosegretario dell’Interno Alfredo Mantovano al quotidiano Il Tempo.

A nome personale quale appartenente alla minoranza Rom, e quale legale rappresentante della Federazione Rom e Sinti insieme chiederò alle Istituzioni preposte la tutela delle minoranze Rom e Sinte nel rispetto delle leggi per le dichiarazioni del sottosegretario Alfredo Mantovano al quotidiano Il Tempo.

Nazzareno Guarnieri
Presidente federazione rom e sinti insieme