domenica 26 febbraio 2012


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ITALIA RAZZISTA , CONDANNATA 

In ben tre occasioni, di recente, il nostro Paese è stato oggetto delle attenzioni internazionali per il cattivo trattamento riservato a immigranti e rifugiati.

La prima è costituita dal rapporto dell’organizzazione Human Rights Watch, la quale denuncia gli episodi di Rosarno, gli attacchi a Rom e Sinti e agli immigrati, per concludere che “le mancanze dello Stato italiano nel prendere misure efficaci contro i crimini imputabili a odio discriminatorio. Sono rari i casi in cui l’aggravante razzista venga contestata nelle azioni penali per violenze, e le autorità italiane tendono a sminuire la portata del problema e non condannano con la necessaria forza gli attacchi. La inadeguata formazione delle forze dell’ordine e del personale giudiziario e la incompletezza della raccolta di dati aggravano la situazione. Allo stesso tempo, la retorica dei politici, le misure del governo e la cronaca  mediatica collegano gli immigrati e i Rom alla criminalità e contribuiscono ad alimentare un clima di intolleranza”.

La seconda occasione è poi rappresentata dal rapporto sull’Italia della Commissione europea contro la discriminazione. Secondo tale rapporto, malgrado qualche passo avanti, “si è verificato  un aumento del ricorso a discorsi di stampo razzista in politica, con gli immigrati regolarmente presentati come fonte di insicurezza. Questo linguaggio si rispecchia nelle politiche discriminatorie (ad esempio, numerosi aspetti del cosiddetto “pacchetto sicurezza”). Sebbene sia stata abbandonata la maggior parte delle misure più discutibili, è evidente l’impatto sugli atteggiamenti dell’opinione pubblica.
Persistono i pregiudizi contro i musulmani e l’antisemitismo, e si segnalano casi di discriminazione nei confronti dei gruppi vulnerabili nell’accesso agli alloggi dati in locazione da privati. In alcuni casi, si sono verificate aggressioni violente contro Rom e immigrati. La maggior parte dei Rom subisce varie forme di emarginazione, malgrado i programmi messi in atto da un certo numero di comuni e di regioni a favore dell’inclusione sociale. Perfino i campi nomadi autorizzati sono relegati in aree lontane dai centri urbani. Per quanto riguarda i campi abusivi, sono stati oggetto di demolizioni e di sgomberi forzati, che hanno contribuito a peggiorare la discriminazione nella vita quotidiana nei confronti di questa popolazione. Nonostante i progressi compiuti in materia di diritto di asilo, pare che la politica dei respingimenti, inaugurata nel maggio del 2009, che prevede di rimandare nel paese di origine le imbarcazioni intercettate in mare aperto tra l’Italia e la Libia, abbia privato un certo numero di persone della possibilità di fare valere il loro diritto alla protezione internazionale. Si sono constatati altri problemi a seguito degli eventi del Nord Africa agli inizi del 2011, e si deplorano i ritorni forzati troppo affrettati e le condizioni di accoglienza inadeguate”.

Infine, la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia nel caso Hirsi Jamaa ed altri perché il respingimento senza possibilità di esame di vari rifugiati verso la Libia ha costituito una violazione dell’art. 3 della Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali (divieto di trattamenti disumani e degradanti),  e degli artt. 4 (divieto di espulsioni collettive) e 13  (diritto a un ricorso effettivo del Protocollo n. 4 a tale Convenzione.  Si trattava di una situazione denunciata da varie organizzazioni di giuristi, fra le quali l’Unione forense di tutela dei diritti umani presieduta dall’avvocato Mario Lana, Unione di cui faccio parte. Non è del resto la prima volta….

Ce n’è abbastanza per una riflessione approfondita. In buona parte si tratta di un retaggio del governo razzista dei bungabunga e leghisti, con il buon Maroni in testa, all’epoca responsabile del Ministero degli interni. Ma oggi le cose stiano cambiando in meglio? Non ne sarei tanto sicuro… basti vedere il permanere del balzello sui permessi di soggiorno o la riapertura di taluni centri di detenzione, denunciata da Pierluigi Sullo sul manifesto di giovedì scorso. Che dice al riguardo il ministro Riccardi, che sembra essere stato privato di ogni voce in capitolo e competenza operativa?

Il rispetto dei diritti umani di immigranti e rifugiati è un lusso o un diversivo? O  è, come ritiene l‘Associazione dei giuristi democratici, la base per una situazione di rispetto dei diritti e della dignità di tutti?


Segretario generale Radames Gabrielli





venerdì 24 febbraio 2012

ROM E SINTI, L'ASSEMBLEA ELETTIVA DELLA FEDERAZIONE ROM E SINTI INSIEME


L'Assemblea elettiva della Federazione Rom e Sinti Insieme, 
composta dai Presidenti delle associazioni, gruppi e cooperative aderenti, 
si è riunita a Mantova al Museo Diocesano di piazza Virgiliana, 
oggi 24 febbraio 2012, 
per rinnovare le cariche sociali, come previsto dallo Statuto. 
E' stato eletto Yuri Del Bar alla carica di Presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme e sono stati eletti Davide “Denus” Casadio, Dijana Pavlovic, Renato “Sneco” Henich e Giorgio Bezzecchi alla carica di Vice Presidenti. Erasmo Formica è stato confermato Tesoriere e 
Radames Gabrielli è stato eletto alla carica di Segretario della Federazione.

L'assemblea è stata aperta dal Presidente uscente Radames Gabrielli che ha introdotto la seduta, spiegando a tutti i rappresentanti delle associazioni sinte e rom le ragioni familiari che lo hanno portato a dare le dimissioni. 
Nel suo intervento il Presidente Radames Gabrielli ha elencato alcuni dei tanti risultati raggiunti dalla Federazione sotto la sua guida e ha ringraziato tutti per il lavoro svolto insieme in questi tre anni di impegno costante e molto faticoso.

L'assemblea ha eletto Yuri Del Bar a Presidente dell'Assemblea elettiva e alle ore 11.00 si è aperta ufficialmente l'assemblea con l'appello dei rappresentanti delle associazioni, gruppi e cooperative aderenti alla Federazione.

Il Presidente dell'Assemblea, Yuri Del Bar, ha preso la parola e, riagganciandosi alle parole del Presidente Radames Gabrielli, ha fatto una cronistoria di questi ultimi tre anni, partendo dall'Assemblea elettiva che si era tenuta nel mese di giugno del 2009 a Verona, subito dopo la scissione dalla Federazione Rom e Sinti Insieme di alcune associazione che hanno poi dato vita alla Federazione Romanì. Yuri Del Bar ha ricordato che in quell'occasione lo scoramento e la delusione erano molto forti ma che grazie al lavoro svolto in questi tre anni dal Presidente Radames Gabrielli, dai Vice Presidenti Davide “Denus” Casadio e Dijana Pavlovic e da tutti i Presidenti delle associazioni aderenti, la Federazione è cresciuta numericamente e ha colto successi importanti quali la stesura della Strategia Nazionale da parte del Governo italiano e il ripristino dei contratti a forfait da parte dell'Autorità per l'energia e per il gas.

L'assemblea ha chiesto a Radames Gabrielli di rimanere alla guida della Federazione e tutti i Presidenti si sono alzati in piedi per applaudire il lavoro svolto dal Presidente. Ma Radames Gabrielli alzandosi a sua volta in piedi ha ricordato che se sono stati raggiunti dei risultati importanti, il merito va ad ognuno delle persone presenti che con spirito di sacrificio si sono impegnati in questi tre anni e lo hanno supportato.

Il Presidente dell'Assembla ha ripreso la parola ed ha iniziato ad illustrare i primi due punti all'ordine del giorno: rapporto con l'Autorità per l'energia e per il gas e stesura della Strategia Nazionale. Ne è seguita una lunga discussione a cui hanno partecipato con interventi appassionati tutti i rappresentanti della associazioni presenti. Al termine si è deciso di formare un gruppo di contatto con l'Autorità per l'energia, formato da Davide “Denus” Casadio, Giorgio Bezzecchi, Diego Grisetti, Vladimiro “Cavallini” Torre, Carlo Berini, Erasmo Formica e Renato “Sneco” Henich. Per la Strategia nazionale è stato deciso che saranno incaricati di volta in volta dalla Presidenza le persone che dovranno partecipare, indicativamente i delegati saranno il Presidente e i Vice Presidenti.

Dopo una breve pausa è stato introdotto l'ordine del giorno che imponeva all'assemblea di rinnovare le cariche sociali. Il Vice Presidente uscente, Davide “Denus” Casadio, è intervenuto proponendo di non eleggere subito un nuovo Presidente della Federazione ma di aspettare qualche mese e cercare in tal modo di convincere Radames Gabrielli a rimanere in carica per altri tre anni. Ne è nata un'accesa discussione dove sono intervenuti nell'ordine: Vladimiro “Cavallini” Torre, Dijana Pavlovic, Renato “Sneco” Henich, Yuri Del Bar, Antonio “Lanco” Reinhardt, Fabio “Ruco” Robert, Roberto Torsi, Diego Grisetti, Davide Gabrieli, Radames Gabrielli, Erasmo Formica, Demis Quirini, Ernesto Grandini e più volte Davide “Denus” Casadio per le repliche.

Alla fine della lunga discussione l'assemblea ha deciso all'unanimità di andare a votazione immediatamente per eleggere il Presidente, quattro Vice Presidenti, il Segretario e confermare alla carica di Tesoriere Erasmo Formica che ha accettato. L'assemblea ha chiesto a Radames Gabrielli di candidarsi alla carica di Presidente; ma Radames Gabrielli, pur se onorato dall'insistenza dell'Assemblea, ha declinato l'offerta e ha spiegato che gli era impossibile. A quel punto sono intervenuti Davide “Denus” Casadio, Dijana Pavlovic e Yuri Del Bar che si sono candidati alla carica di Presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme.

Il Presidente dell'Assemblea ha predisposto le schede elettorali che sono state distribuite. I rappresentanti delle associazioni con voto segreto hanno votato alla carica di Presidente Yuri Del Bar con un voto plebiscitario. Immediatamente dopo si è andati a votazione per i quattro Vice Presidenti e il Segretario. L'assemblea ha eletto per acclamazione: Radames Gabrielli alla carica di Segretario della Federazione, mentre Dijana Pavlovic e Giorgio Bezzecchi sono stati eletti Vice Presidenti.

Non avendo raggiunto un accordo per l'elezione degli altri due Vice Presidenti si è andati a votazione segreta con quattro candidati: Vladimiro “Cavallini” Torre, Davide “Denus” Casadio, Diego Grisetti e Renato “Sneco” Henich. Al termine della votazione sono stati contati tre (3) voti per Vladimiro Torre, cinque (5) voti per Diego Grisetti, undici (11) voti per Renato “Sneco” Henich e sedici (16) voti per Davide “Denus” Casadio. L'assemblea ha applaudito l'elezione di  Davide “Denus” Casadio e  Renato “Sneco” Henich alla carica di Vice Presidenti.

L'assemblea ha applaudito in piedi il Presidente Yuri Del Bar, i Vice Presidenti  Davide “Denus” Casadio, Dijana Pavlovic, Renato “Sneco” Henich e Giorgio Bezzecchi, il Segretario Radames Gabrielli e il Tesoriere Erasmo Formica. Il neo Presidente ha chiuso l'Assemblea, ringraziando tutti i Presidenti delle associazioni, delle cooperative e dei gruppi aderenti alla Federazione.
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UNAR

Verbale della riunione tenutasi il 22 febbraio 2012, alle ore 15.00, presso l’UNAR avente ad oggetto l’esame dello schema di “Strategia nazionale per l’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti”.

PARTECIPANTI: 

Federazione Rom e Sinti Insieme;

UNIRSI; Federazione Romanì; ERRC; Unicef Italia; Croce Rossa Italiana; Caritas Italiana; C.I.R.;  ARCI; Fondazione Migrantes; Save the Children Italia; Amnesty International; Comunità di Sant’Egidio.

Apre l’incontro il Direttore dell’UNAR, dott. Massimiliano Monnanni, che informa i presenti in merito alla terza riunione del Tavolo Interministeriale che dovrà esaminare la bozza di Strategia nazionale per l’inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti alla luce delle osservazioni avanzate nel corso della riunione odierna.
Ricorda, altresì, la necessità di chiudere i lavori di revisione dello schema di Strategia in modo tale da consentire la consegna della stessa, in lingua inglese, alla Commissione Europea entro il 29 febbraio p.v..
Il dott. Monnanni procede pertanto ad una descrizione dei contenuti della stessa, dell’approccio seguito per la sua elaborazione e delle risorse economiche al momento disponibili per la realizzazione di quanto in essa previsto, rassicurando i presenti in merito alla volontà di garantire nella fase di attuazione della Strategia un coinvolgimento costante delle comunità Rom e Sinte che dovrà, tuttavia, tenere conto dei diversi livelli di responsabilità, in modo tale che a ciascuno venga assegnato il proprio compito per evitare possibili sovrapposizioni all’interno dei tavoli di lavoro e di valutazione.
 Il dott. Monnanni sottolinea, inoltre, quanto previsto dalla Strategia in ordine ad un possibile riconoscimento delle Comunità  RSC come minoranza nazionale, nonché l’impegno assunto dal Ministero dell’Interno in merito ad un approfondimento della questione legata allo status giuridico dei RSC provenienti dalla ex Jugoslavia.
Prendono la parola per un primo giro di tavolo i rappresentanti delle Associazioni presenti che esprimono, nel complesso, valutazioni positive in ordine ai contenuti della Strategia, sottolineando la necessità di superare la cultura dell’emergenza (C.I.R.), di garantire un corretto dialogo tra la quanto previsto dalla Strategia e le altre azioni poste in essere in materia (UNICEF), di costruire un corretto sistema di indicatori che aiutino a comprendere meglio l’attuazione delle azioni previste dalla Strategia (UNICEF), nonché di assicurare la presenza delle Comunità RSC nei diversi Tavoli di lavoro (UNIRSI, Federazione Romanì).
Le singole Associazioni procedono successivamente all’esposizione, nel dettaglio, delle proprie osservazioni in merito a quanto previsto nella Strategia.
Amnesty International rinviando a quanto già segnalato nel documento inviato prima della riunione odierna, ribadisce la necessità di uscire dal sistema emergenziale, di attuare un apolitica volta al superamento dei campi e di evidenziare all’interno della Strategia l’impatto che gli sgomberi forzati hanno sulle Comunità RSC.
Save the Children Italia ribadisce come il mancato riconoscimento giuridico delle Comunità RSC sia alla base della loro marginalizzazione, auspicando l’integrazione dei diversi tavoli di lavoro previsti dalla Strategia con rappresentanti delle diverse Associazioni coinvolte.
Viene altresì sottolineata la stigmatizzazione cui vengono sottoposti i minori RSC. A tale proposito Save the Children propone una maggiore consultazione dei minori rom infraquattordicenni.
ARCI,  dopo aver espresso un giudizio positivo in merito al contenuto inedito e di grande interesse della Strategia, pone l’attenzione sul problema abitativo e sulla necessità che vengano garantiti tempi certi in ordine al superamento dei campi nomadi.
Federazione Rom e Sinti Insieme, rinviando a quanto riportato in un documento che la Federazione si impegna a far pervenire all’UNAR ai fini di una possibile integrazione di quanto previsto nella bozza di Strategia, chiede dei chiarimenti in ordine al termine “censimento” utilizzato nella Strategia, sottolineando come lo stesso sia spesso utilizzato con un significato negativo nei confronti delle Comunità RSC, e sottolinea la necessità di superare la politica assistenziale fin’ora posta in essere in favore delle Comunità RSC.
Caritas Italiana in merito alle proprie osservazioni rinvia a quanto verrà riportato in un apposito documento.
ERCC nel ribadire quanto segnalato in un documento già  trasmesso presso questo Ufficio, sottolinea la necessità di coinvolgere rappresentanti delle Comunità RSC in ogni decisione che li riguardi, rendendoli così soggetti attivi e decisionali.
Croce Rossa Italiana osserva come gli obiettivi declinati nella Strategia siano poco rivolti alla società, nonché la mancanza di indicazioni in ordine ad una maggiore responsabilizzazione del sistema scolastico e la scarsa considerazione del problema legato ai nuovi flussi migratori e agli insediamenti abusivi.
Comunità di Sant’Egidio,  rinviando a quanto verrà riportato in un apposito documento, evidenzia la necessità di un approccio maggiormente specifico al problema dell’apolidia di fatto, di un chiarimento in ordine al contrasto dell’antiziganismo e di evitare un’eccessiva proliferazione dei tavoli tecnici distinguendo tra quelli opportuni e quelli necessari.
UNICEF, rinviando a quanto verrà riportato in un apposito documento, chiede che venga evidenziata maggiormente ed ampliata l’attività di mainstreaming dei diritti delle Comunità RSC nei vari atti di programmazione nazionale e di intervenire nel settore della giustizia minorile.
La riunione termina alle ore 19.00.

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mercoledì 15 febbraio 2012


Comunicato stampa

Energia elettrica: 
Tornano i contratti a forfait
L'Autorità per l'energia riconosce le ragioni della Federazione Rom e Sinti Insieme

L'Autorità per l'energia e per il gas con Delibera 38/2012
(http://www.autorita.energia.it/allegati/docs/12/038-12.pdf) 
ha sospeso la Delibera 67/2010 che abrogava la possibilità di stipulare contratti a forfait a favore delle famiglie Sinte, rom, giostraie e circensi.


La 
Federazione Rom e Sinti Insieme 
è soddisfatta di una decisione che riconosce le argomentazioni e le richieste serie fatte in questi mesi per evidenziare la grave situazione vissuta da tante famiglie Sinte, rom, giostraie e circensi 
(http://sucardrom.blogspot.com/2011/10/federazione-allautorita-sospendete-la.html).

Dal 9 febbraio 2012 è possibile stipulare contratti annuali a forfait in media e bassa tensione, sulla base della potenza richiesta e di una durata di utilizzo pari a 6 ore/giorno.

In queste ore abbiamo verificato che molti gestori, a partire dall'ENEL, non si sono ancora adeguati alle nuove disposizioni e per questo li invitiamo al rispetto della Delibera 38/2012.
La Federazione ha attivato uno sportello segnalazioni 
(telefono 0376 360643, orario ufficio) 
che si occuperà di fornire le informazioni esatte ed eventualmente segnalare alla stessa Autorità i disservizi che si potessero creare nei prossimi giorni.

La Federazione è già impegnata nel redigere le osservazioni al Documento per la Consultazione 
( http://www.autorita.energia.it/it/docs/dc/12/037-12.jsp) 
deliberato dall'Autorità per l'energia e per il gas per affrontare in maniera seria e definitiva le problematiche rilevate nella 
Delibera 67/2010.

Ci preme ringraziare il Presidente dell'Autorità e tutto lo Staff della Direzione Tariffe, a partire dal Direttore, per la serietà con cui hanno affrontato la materia e per la loro la capacità di ascolto dimostrata in questi mesi.

Un ringraziamento anche all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale ed Etnica 
(UNAR, http://www.unar.it/), 
in particolare ringraziamo il Direttore Massimiliano Monnanni, 
e il Punto di contatto nazionale per la strategia nazionale rom e sinti per il supporto offerto alla Federazione Rom e Sinti Insieme.

Per contatti con la stampa
e-mail: sintirom.insieme@gmail.com, mobile: 345 6123932
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giovedì 9 febbraio 2012


DOPO IL SILENZIO...
 RIMANDIAMO IL COMUNICATO


COMUNICATO STAMPA
EMERGENZA FREDDO COMUNITA’ SINTE E ROM


La Federazione Rom e Sinti Insieme lancia un allarme alle Istituzioni nazionali e locali per la grave situazione vissuta in questo momento da migliaia di Sinti e Rom. L'abbassamento repentino delle temperature e la caduta di continue precipitazioni nevose su tutta l'Italia rendono estremamente pericolose le condizioni di vita di intere famiglie, e in particolare dei bambini e degli anziani che sembrano abbandonati da tutti, perciò lanciamo questo allarme d’emergenza così che si prenda da subito dei provvedimenti a salvaguardare queste persone.

Sono a grave rischio soprattutto le famiglie Rom immigrati che vivono in insediamenti improvvisati, come baracche, e che non hanno la possibilità di utilizzare l'energia elettrica o il gas metano per scaldarsi. Sono altrettanto a grave rischio tutte quelle famiglie, in particolare Sinti italiani, a cui viene negato dagli Enti Locali la possibilità di stipulare un regolare contratto per l'allaccio all'energia elettrica.

Siamo estremamente preoccupati per la situazione a Milano, Bologna, Roma, Firenze, Torino e in molte altre città d’Italia, noi della Federazione Rom e Sinti Insieme  chiediamo agli Enti locali, Comuni e Province, di attivarsi monitorando la situazione e di assicurare anche a queste persone ( Sinti e Rom) condizioni che scongiurino la possibilità di tragedie, come quelle che questo inverno a già causato.

Vogliamo anche far sapere che moltissime famiglie Sinti e Rom      (bambini, donne e anziani) che vivono nelle baracche o roulotte, hanno “solo” acqua potabile tramite taniche e come riscaldamento “solo” delle stufette a legna oppure a gas, ( Bombole ) che causa “emergenza neve e ghiaccio ” diventano materiali difficili da reperire. 

Il Presidente
Radames Gabrielli




martedì 7 febbraio 2012


COMUNICATO STAMPA
EMERGENZA FREDDO COMUNITA’ SINTE E ROM



La Federazione Rom e Sinti Insieme lancia un allarme alle Istituzioni nazionali e locali per la grave situazione vissuta, in questo momento, da migliaia di Sinti e Rom. L'abbassamento repentino delle temperature e la caduta di continue precipitazioni nevose su tutta l'Italia rendono estremamente pericolose le condizioni di vita di intere famiglie e in particolare dei bambini e degli anziani.

Sono a grave rischio soprattutto le famiglie Rom immigrati che vivono in insediamenti improvvisati, come baracche, e che non hanno la possibilità di utilizzare l'energia elettrica o il gas metano per scaldarsi. Sono altrettanto a grave rischio tutte quelle famiglie, in particolare Sinti italiani, a cui viene negato dagli Enti Locali la possibilità di stipulare un regolare contratto per l'allaccio all'energia elettrica.

Siamo estremamente preoccupati per la situazione a Milano, Bologna, Roma, Firenze e Torino ma non solo e chiediamo agli Enti locali, Comuni e Province, di attivarsi monitorando la situazione e di assicurare a queste persone condizioni che scongiurino la possibilità di tragedie, come quella dell'anno scorso a Roma dove sono morti in un rogo quattro bambini rom immigrati.

In ultimo ci preme stigmatizzare le gravi dichiarazioni razziste dell'Eurodeputato Francesco Speroni (Lega Nord) e del Consigliere comunale di Busto Arsizio (Va), Adriano Unfer  (Lega Nord),  pubblicate pochi giorni fa dalla stampa locale.
(vedi link:  http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=223655 ). per continuare a leggere e saperne di più.



Il Presidente
Radames Gabrielli